Quali complicanze può dare la malattia di Crohn?

A seconda della gravità dell’infiammazione, lo strato più interno della parete intestinale (detto “mucosa”) può apparire arrossato (“eritematoso”), gonfio (“edematoso”) e con ulcere di varie dimensioni. Le lesioni tendono ad interessare tutto lo spessore della parete intestinale e possono far insorgere complicanze, quali il restringimento (stenosi) del lume dell’intestino, e la perforazione della parete dell’intestino, con conseguente formazione di fistole (dei “tragitti” che mettono in comunicazione e drenano il contenuto del lume intestinale sulla cute o in organi adiacenti, quali la vescica o altre anse intestinali) o ascessi (raccolte di pus).

Quali complicanze può dare la malattia di Crohn?
Quali complicanze può dare la malattia di Crohn?

La formazione di fistole si verifica più comunemente fra anse intestinali, fra intestino e cute e fra intestino e tratto urogenitale (vescica, vagina). La formazione di fistole e ascessi è particolarmente comune nei soggetti con malattia perianale, dato che la fistola di solito si origina da un’ulcera profonda del retto e/o dell’ano e drena direttamente nei tessuti perianali, formando un ascesso che può drenarsi o meno spontaneamente. Va detto che queste complicanze spesso richiedono un trattamento chirurgico, anche se la maggior parte delle persone affette da malattia di Crohn, con le cure e i controlli necessari, può controllare adeguatamente la malattia e condurre una vita normale.

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