Come si cura la malattia di Crohn?

Approccio farmacologico

Le terapie mirano a spegnere lo stato infiammatorio del tratto gastrointestinale, consentendo la risoluzione dei principali sintomi quali la diarrea, il sanguinamento rettale e i dolori addominali. Inoltre, hanno un impatto nel bloccare la progressione di malattia e del conseguente danno intestinale, e possono prevenire lo sviluppo di complicanze.

Oggi ci sono terapie farmacologiche molto efficaci per controllare la malattia e la sua progressione, che consentono anche di raggiungere remissioni che possono durare mesi o anni. Tuttavia, sono sempre possibili delle fasi di riacutizzazione con la ricomparsa dell’infiammazione.

Come si cura la malattia di Crohn?

Non esiste un’unica terapia che vada bene per tutte le persone affette da malattia di Crohn, e il trattamento deve pertanto essere personalizzato sulle caratteristiche della malattia del singolo individuo.

Sono essenzialmente cinque i principali gruppi di farmaci che vengono abitualmente impiegati per curare la malattia di Crohn:

Gli aminosalicilati sono farmaci che agiscono come anti-infiammatori direttamente sulla mucosa intestinale durante il transito intestinale. Purtroppo, gli aminosalicilati nella malattia di Crohn non sono efficaci , per cui non andrebbero utilizzati.

I corticosteroidi hanno una potente azione anti-infiammatoria a livello di tutto l’organismo e agiscono anche sul sistema immunitario, sopprimendo e modulando la risposta infiammatoria. Vengono solitamente usati per il controllo a breve termine delle fasi acute ed è molto importante che non vengano interrotti improvvisamente, bensì gradualmente. I benefici dei corticosteroidi sono però controbilanciati dai numerosi ed inevitabili effetti collaterali, per cui non vanno mai utilizzati per lunghi periodi.

Gli immunosoppressori tradizionali inducono la morte di gran parte dei globuli bianchi attivati, responsabili dell’infiammazione. Costituiscono ancora oggi un’opzione per il mantenimento della remissione nella malattia di Crohn, anche se hanno rischi importanti e vanno attentamente monitorati in maniera regolare.

I farmaci biologici rappresentano la classe di farmaci più recente per trattare la malattia di Crohn. Si tratta di anticorpi biotecnologici che bloccano selettivamente determinate proteine che sono le principali responsabili dell’infiammazione della malattia.

Gli antibiotici aiutano a eliminare i processi infettivi e si utilizzano prevalentemente in concomitanza di ascessi o fistole.

Come si cura la malattia di Crohn?

Approccio chirurgico

La terapia chirurgica si può rendere necessaria quando le terapie farmacologiche non riescono a controllare la malattia adeguatamente e per rimuovere le complicanze irreversibili, quali ostruzioni dell’intestino determinate da stenosi, ascessi addominali o fistole perianali complesse. A volte, si può rendere necessario il confezionamento di una stomia (cioè una deviazione dell’intestino alla cute), che spesso è temporanea in quanto può venire chiusa dopo che l’infiammazione o l’infezione si sono risolte.

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