Stile di vita e nutrizione
Modifiche della dieta e dello stile di vita possono aiutare a controllare i sintomi delle malattie infiammatorie intestinali tra cui la malattia di Crohn. Un fattore di rischio accertato collegato allo stile di vita è il fumo; quindi, se si fuma, bisogna smettere assolutamente di fumare.
Sebbene non ci siano prove scientifiche dirette sul fatto che quello che si mangia in realtà provochi una malattia infiammatoria intestinale, alcuni cibi e bevande possono aggravare i sintomi, soprattutto durante le riacutizzazioni della malattia. Può essere utile compilare un diario alimentare per tenere traccia di quello che si sta mangiando e come ci si sente. Se si scopre che alcuni alimenti stanno causando sintomi particolari, si può provare a eliminarli temporaneamente e sostituirli con alimenti simili. Le diete restrittive mettono a rischio importante di malnutrizione e vanno quindi evitate.

Cibi da limitare o evitare:
- Limitare l’uso di fibre. In caso di malattia infiammatoria intestinale, cibi ricchi di fibre, come frutta e verdura fresca e cereali integrali, possono peggiorare i sintomi. Se frutta e verdura cruda provocano fastidio, si può provare ad assumerle sotto forma di spremuta o di brodo vegetale, dato che le sostanze nutritive (acqua, sali minerali e vitamine) sono contenute nella parte liquida della frutta e della verdura. In generale, si possono avere più problemi con alimenti della famiglia del cavolo, come broccoli e cavolfiori, e con noci, semi, mais e popcorn. Seguire una dieta a basso residuo di fibra o eliminare la parte fibrosa se si è in presenza di un restringimento dell’intestino (stenosi) è di fondamentale importanza.
Altre misure dietetiche
- Fare piccoli pasti. I pazienti riferiscono di sentirsi meglio nel fare cinque o sei piccoli pasti al giorno invece di due o tre più abbondanti. Tuttavia, in presenza di infiammazione intestinale attiva, qualsiasi stimolo distensivo dello stomaco può provocare un movimento intestinale riflesso.
- Bere molti liquidi. Provare a bere molti liquidi al giorno. L'acqua o i succhi di frutta a basso contenuto di scorie sono la migliore scelta. L’alcol e le bevande che contengono caffeina stimolano la motilità intestinale e possono peggiorare la diarrea, mentre le bevande gassate producono spesso gas.
- Considerare l’utilizzo di multivitaminici. Poiché le malattie infiammatorie intestinali possono interferire con la capacità di assorbire alcune sostanze nutrienti e dato che la dieta potrebbe essere limitata, l’utilizzo di multivitaminici e minerali è spesso utile. Consultarsi con il proprio medico prima di prendere qualsiasi vitamina o integratore.
- Parlare con un dietista. Se si inizia a perdere peso o la dieta è diventata molto limitata, in accordo con il gastroenterologo è opportuno consultare un dietista. In casi di malnutrizione grave, è opportuno consultare un nutrizionista.